L'architettura come mezzo di educazione civica
Acquapark
La società I.G.A.C. s.p.a., avendo registrato un importante aumento, anche in bassa stagione, della clientela dell’Hotel Costa Verde di Cefalù, di cui è proprietaria, ha deciso di incrementare gli spazi e le attività di intrattenimento e di servizio della sua struttura ricettiva aderendo al PRUSST (Programma di Riqualificazione Urbana e di Sviluppo Sostenibile del Territorio) di Palermo, grazie al quale ha ottenuto un importante esemplificazione dell’iter burocratico-autorizzativo.
Il progetto commissionato allo Studio Curcio riguarda la realizzazione di un parco acquatico con annesso centro benessere, che possa ospitare sia i clienti dell’albergo che utenze indipendenti. L’area territoriale adibita alla nuova costruzione è quella adiacente alla struttura alberghiera, la quale è ubicata a circa 6 km di distanza dalla cittadina normanna di Cefalù, sul versante occidentale. Originariamente questo spazio era adibito a giardino che, pur nella sua disorganicità, manteneva un naturale rapporto visivo con il resto del paesaggio costiero sottostante: erano infatti presenti vari terrazzamenti di terreno collegati tra loro da delle rampe, oltre ad alcuni accessi pedonali e carrabili e ad una vecchia costruzione rurale adibita a deposito attrezzi per il personale alberghiero.
Il progettista ha voluto conservare, nell’elaborazione del nuovo assetto architettonico dell’area, questo naturale rapporto con il territorio circostante, e con la storia architettonica della città siciliana, pensando la nuova struttura come una realtà ben integrata con il preesistente e adeguatamente equilibrata con quelli che sono i livelli diversificati di densità urbana e voluminosità degli spazi che si possono distinguere in una visione di insieme di una area cittadina: dalle zone più ricche di edifici, piazze, percorsi, mura, a quelle più aperte e ariose la cui dimensione umana sfuma gradatamente fino a confondersi con quella naturale e paesaggistica. Di fatto, quindi, è lo studio del passato storico, nel senso della storia sia umana che naturale, il principio guida che ha caratterizzato l’idealizzazione del parco acquatico, con il preciso fine di dare all’insediamento una maggiore chiarezza di relazione con il territorio che lo circonda e lo contiene, e al tempo stesso di valorizzarne la bellezza paesaggistica, in particolare il suo rapporto con il calore avvolgente e la ricca luminosità del sole siciliano che tanto caratterizza questa terra e i suoi frutti.
In tal senso, si è deciso di riprendere, per il centro benessere, gli stili architettonici propri del centro urbano storico, con le sue piazze e i suoi portici, i suoi giardini e le sue corti: un lungo portico ad occidente separa la grande piscina all’aperto, contraddistinta da una isoletta che ospita una grande palma, con gli ambienti interni del centro, a nord del portico. Qui è presente una corte interna a cielo aperto che dà alloggio ad un’ulteriore vasca, riprendendo così l’idea architettonica dell’impluvio della domus romana. Ampie vetrate, il bianco dell’intonaco e la pavimentazione in legno accentuano la naturalità e la purezza dell’ambiente.
Anche la vecchia costruzione rurale è stata riqualificata, con lievi modifiche, e inserita nell’insieme della nuova organizzazione del terreno. Per quanto riguarda la realizzazione del parco acquatico, con i suoi scivoli, piccole cascate, idrotubi e piscine, l’assetto tipografico del terreno esistente ben si confaceva alle esigenze costruttive, con i suoi naturali pendii e dislivelli, cosicché è stato possibile inserire in modo quasi naturale e armonico le nuove costruzioni. Questo è sorto ad ovest rispetto alla grande piscina esterna sita sul lato sud del portico. Una nutrita schiera di piante ad alto fusto costeggia le nuove costruzioni e le divide dalla preesistente struttura alberghiera posta più in alto a nord.
Fotografo: Massimo Sordi