La chiesa di Santo Stefano dal punto di vista architettonico - monumentale é, dopo la Basilica Cattedrale, la seconda chiesa di Cefalù.

I prospetto nord della chiesa, ortogonale alle navate come quello della Basilica Cattedrale, costituisce il fondale architettonico della piazzetta Spinola che é l'unico slargo che interrompe la continuità del paramento murario lato sud del corso Ruggero, circa cento metri più a monte della piazza del Duomo, in una posizione, cioè quasi baricentrica rispetto all’asse monumentale Cattedrale – Chiesa di Maria S.S. della Catena.

Dei tre monumenti che costituiscono un trittico di straordinario interesse culturale e turistico, la chiesa di Santo Stefano è quella che, non essendo stato oggetto di un intervento coordinato di restauro e di riqualificazione, mostra evidenti segni di degrado architettonico e strutturale.

II Parroco della Chiesa di Santo Stefano, don Francesco Lo Bianco, ha affidato allo scrivente Arch. Salvatore Curcio l’incarico per la redazione del progetto di “Manutenzione straordinaria e recupero architettonico della chiesa di Santo Stefano Protomartire” in piazzetta G.B. Spinola di Cefalù.

Negli anni settanta è stato eseguito un intervento di manutenzione, in particolare sono stati rifatti il manto di copertura e gli intonaci esterni delle facciate laterali.

Dal punto di vista del recupero architettonico il progetto tende, essenzialmente, a fornire delle soluzioni tali da garantire la sicurezza statica e strutturale dell’edificio, eliminare l’umidità di risalita, consolidare i prospetti interni ed esterni.

Dal punto di vista del risanamento strutturale gli interventi previsti nel progetto tendono ad eliminare i segni e, per quanto possibile, le cause de dissesti statici dell’impianto murario e di alcune colonne.

Si prevede l'inizio dei lavore nel 2021.