La frazione Madonnuzza di Petralia Soprana, dove è ubicato l'edificio di progetto, nasce come zona artigianale e commerciale a servizio dei vicini centri abitati ed è caratterizzata da una edilizia costruita negli ultimi quarant'anni. L'edificio oggetto di demolizione e ricostruzione, era un magazzino costruito negli anni '60 in disuso da parecchi anni, il cui stato di conservazione, prima della demolizione, era pessimo. La copertura era completamente crollata e con essa parte del solaio intermedio interno, così come parti della muratura esterna. Da un punto di vista delle relazioni urbane, l'edificio di progetto risulta essere in posizione strategica e privilegiata, essendo collocato in prossimità del crocevia da cui si va verso Petralia Soprana, Petralia Sottana, Geraci Siculo, Gangi e Alimena. Lungo queste importanti arterie stradali e in particolare la Statale di Alimena, l'edificio assume un valore notevolmente plastico, poiché è possibile coglierlo da tutti i suoi lati. Il presente progetto ha lo scopo di dare una nuova configurazione architettonica al volume esistente, nonché, cambiarne la destinazione d'uso, coerentemente a quanto previsto dallo strumento urbanistico, rispettandone i parametri volumetrici previsti. Sarà un edificio che accoglie diverse funzioni: al piano terra negozi, al primo e secondo piano uffici e residenze. Tenendo conto degli aspetti urbani e paesaggistici, in particolare della carenza di spazi ad uso pubblico del luogo, è stato obbligatorio sin dall'inizio liberare l'area prospiciente l'edificio così da formare uno spazio ad uso comune che possa essere utilizzato dalla gente, individuando l'area a parcheggio nella porzione di particella decentrata ad ovest. Il prospetto prospiciente a questa sorta di spazio comune, acquista un ruolo di fronte urbano pubblico, non vuole esprimere un idioma architettonico a carattere domestico che tende a spezzettare la facciata con balconcini e serramenti, ma contrariamente, vorrebbe assumere un aspetto unitario, in modo che il solo sistema della facciata, che evidenzia il rapporto delle luci e le ombre, dialoghi con il contesto urbano in cui si pone. Il loggione ha questo scopo, cioè di mantenere un rapporto semplice, unitario, che mette solo in evidenza l'eccezionalità dell'ingresso al corpo scale, ma al tempo stesso di esaltare le particolari caratteristiche luminose del luogo. La scala di collegamento ai vari piani è stata progettata per ottenere uno sviluppo trasversale, così da collegare visivamente lo spazio ad uso pubblico antistante a sud-est, con l'antica strada in pietra posta sul lato nord-ovest. I tratti compositivi dei prospetti sud/ovest e nord/ovest, assumono un ruolo diverso, tendono a legarsi con il contesto architettonico utilizzando dei balconi aggettanti, per rimarcare una dimensione compositiva domestica.
Unico edificio nelle alte Madonie costruito con parete ventilata a risparmio energetico
Con il supporto della Marazzi Engineering, che ne ha curato la progettazione e la realizzazione, si è realizzato un edificio a risparmio energetico con l'ausilio della parete esterna ventilata che, allo stato attuale, risulta l'unica realizzazione delle alte Madonie.
La committenza sin da subito ha risposto positivamente all'idea di affrontare un tema così attuale nel mondo ambientale e i rivestimenti esterni degli edifici ricoprono un ruolo di primaria importanza nell'architettura contemporanea e nella qualificazione del paesaggio urbano, oltre a svolgere un'importante funzione di protezione dagli agenti atmosferici. In particolare, le superfici esterne degli edifici sono sottoposte a molteplici sollecitazioni: di tipo meccanico, chimico, termico, igrometrico, associate all'attività umana, alla qualità dell'aria, agli agenti atmosferici. Queste stesse superfici assumono un ruolo importante per l'impatto estetico dell'edificio e per la sua integrazione nel paesaggio circostante.