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AEROPORTO E DINTORNIaprile 2004
Pubblicazione - aprile 2004

Abstract

Seminario di Progettazione Architettonica. Responsabile scientifico: Prof. Marcello Panzarella. Tutor: Prof. Emanuele Palazzotto. Tema: Lo spessore del confine.

Il progetto intende rispondere alle esigenze dell’Amministrazione di Cinisi e del target di riferimento dell’Amministrazione dell’aeroporto Falcone-Borsellino, fornendo a tali enti pubblici e privati, alcuni servizi/prodotti, che consentano di facilitare i processi decisionali nella gestione del territorio e dei beni architettonici ed ambientali, con il fine ultimo di migliorare la qualità della gestione stessa, per contribuire a configurare uno sviluppo turistico sostenibile che crei nuovo reddito ed occupazione.

In sintesi, l’obiettivo è quello di infrastrutturare quei “luoghi di mezzo”, ambiti che uniscano ma anche che separano, nello “spessore del confine” individuabile tra aeroporto e città.

Proprio in questo spazio di margine mancano tutte quelle connessioni vitali per uno sviluppo ordinato, manca ossia una “spina dorsale” che metta a sistema i componenti gia presenti. Questa “spina dorsale” deve contenere quindi una serie di servizi/prodotti, che abbiano come finalità quella di fare accrescere il know-how delle amministrazioni operanti nella gestione del territorio, vista come condizione pregiudiziale per emancipare tali amministrazioni da un inevitabile stato di improduttività dei ragionamenti ad ampio raggio, con l’obiettivo implicito di consentire, nelle migliori condizioni possibile, l’auspicato ampliamento del flusso annuale di passeggeri gravitante sul Falcone-Borsellino.

La soluzione progettuale adottata dal nostro gruppo di lavoro, ricerca un livello alto in termini di innovazione, di tecnologia, di analisi dei processi e di sostenibilità nel contesto regionale. Essa tiene conto della configurazione attuale del sedime aeroportuale, stretta ai confini e molto allungata, determinando una soluzione che viene sottolineata nel progetto da un elemento marcatamente lineare, individuato in un percorso meccanizzato pedonale, una strada mobile, parzialmente coperta, che collega alcuni elementi nodali, serve a separare il lato “aria” da quello “terra” e permette anche ai passeggeri in arrivo o in partenza, nell’attesa della chiamata dell’imbarco, di passeggiare e di godere dei diversi servizi sia pubblici che privati.

Assumendo lo stato di fatto come un sistema contraddittorio comunque da accettare, con tutte le difficoltà che ne conseguono, si è scelto di limitare al massimo eventuali demolizioni di edifici già realizzati o espropri ossessivamente parcellizzati nella porzione di territorio disponibile per i nuovi interventi; questi interventi trovano pertanto il loro ambito insediativo negli spazi disponibili di maggiore estensione, tangenti il bordo della pista e a partire dal nuovo sistema meccanizzato di collegamento.

Il progetto si propone di riattivare i collegamenti con il versante occidentale della Sicilia, dunque con Trapani e, naturalmente, con Cinisi e Terrasini, modificando le modalità di accesso e realizzando un nuovo terminal automobilistico rivolto anche agli utenti aeroportuali provenienti da occidente. Nuova continuità viene data ai percorsi anche grazie allo scavo unico di una galleria sottopista a più livelli, che consente sia il flusso lungo le due direzioni per mezzo di un nastro trasportatore (tapis roulant), sia le connessioni per il carico e scarico delle merci attraverso una navetta dedicata, ma anche il proseguimento della linea ferrata del metro (verso Cinisi e Terrasini), attualmente interrotta in corrispondenza del lato mare dell’aerostazione.

Il programma progettuale, grazie al sistema offerto dai Tapis roulant, definisce un edificio composito (o meglio un sistema di edifici) in movimento continuo, dove si intersecano e si scambiano (tra l’aeroporto ed il territorio più o meno prossimo) i servizi attivati dal flusso di uomini e merci che quotidianamente marcano i ritmi dell’intera struttura aeroportuale.

Le quattro tappe di questo sistema sono individuate nei seguenti nuclei progettuali: il centro intermodale, il centro di accoglienza, il centro commerciale, il centro manutenzione.